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affetto, amicizia, amore, cattiveria, cuore, egoismo, fiaba, fiammifero, Hans Christian Andersen, morale, passione, Piccola Fiammiferaia
Non tutte le fiabe hanno un lieto fine, non tutte sono mielose e sdolcinate. Ma quasi tutte hanno una morale, un significato intrinseco, un messaggio su cui riflettere.
Pensando di trovare una morale a questo periodo della mia vita, mi è venuta alla mente la fiaba di Hans Christian Andersen che tanto mi aveva emozionato quando ero piccolo.
Vi starete chiedendo cosa c’entri la “Piccola Fiammiferaia” con tutto ciò; ebbene, certo non è una storiella a lieto fine e certo non contiene un messaggio che trasuda positività da tutti gli angoli. Ma mi piace pensare che in fondo in fondo, siamo un po’ tutti delle piccole fiammiferaie, che accendono fiammiferi per scaldare i vuoti del nostro cuore.
C’è chi accende il fiammifero della passione per scaldare le proprie lenzuola, chi quello dell’amicizia per intiepidire il proprio senso di solitudine, chi, infine, quello dell’amore per sgelare il proprio cuore e condividere un percorso con qualcuno.
Quel è, dunque, il senso di tutto questo?!
Potrebbe darsi che ognuno di noi, ahimè, senta il bisogno di intiepidire il proprio corpo e la propria anima in qualche modo; e in questo caso i fiammiferi rappresenterebbero certo una una metafora della ricerca costante di questo tepore.
Ma in realtà, il fine è che nessun fiammifero riuscirà mai a sciogliere quel muro di egoismo che ci siamo costruiti attorno, quella coltre di cattiveria che ci siamo messi addosso pensando che questo serva a proteggerci dal mondo. Nè, tantomeno, servirà a sentirci migliori e invincibili. Perché il fiammifero a poco a poco si spegne, dona una sensazione fugace per sentire per un attimo un po’ di calore al quale il nostro cuore non è più abituato. E poi tutto tornerà come prima e non cambierà lo stato delle cose.
Ora, io sono del parere opposto ma siete liberi di passare tutta la vostra vita ad accendere fiammiferi; fate solo attenzione a non morire di freddo o, peggio ancora, a non darvi fuoco.